Con Per amore del sangue Charlie Huston, uno dei nomi emergenti della new wave del noir americano, firma un romanzo notevole

Per amore del sangueTitolo: Per amore del sangue
Autore: Charlie Huston
PP: 260
Editore: Fanucci
Prezzo: Euro 8,50

Ambientato in una New York plumbea, con una Manhattan in mano a clan di vampiri, la storia di Huston mescola in un affresco a tinte forti il classico alla Chandler con le istanze più pop e esasperate dell’ultimo crossover americano.

Attenzione: niente a che vedere con Twilight o altre menate, piuttosto un intreccio classico ammantato di un’atmosfera vitaminizzata e ipercinetica che diventa il quid pluris del plot.

Joe Pitt è un detective-vampiro, è stato contaminato da un virus che gli permette di rigenerare i tessuti anche dopo aver subito le ferite più gravi ma per tirare avanti ha bisogno di bere e per questo tiene una scorta di pinte di sangue in frigo.

A differenza degli altri come lui che infestano Manhattan e che hanno deciso di riunirsi in clan – la Coalizione, l’Enclave e la Società – per spartirsi il territorio, Pitt fa squadra a sè, ma, allo stesso tempo, è al soldo di tutti. Un mercenario, insomma, che viene ingaggiato dal capo della Coalizione per ritrovare una bambina scomparsa.

La caccia ovviamente finirà in tragedia, ma se è vero che la storia non parte esattamente nel modo più originale, è invece innegabile che lo stile e il ritmo della narrazione sono forsennati.

Fra inseguimenti, zombie, mutazioni, pestaggi, stupri e sbudellamenti a go go si resta davvero inchiodati alle pagine come insetti in una teca e Huston mette in luce una lingua funambolica, capace di infiammare le sequenze e di impastare i clichè tirandone fuori delle metamorfosi narrative realmente nuove e in grado di mozzare il fiato.

Perciò, se prendete la barbarie cruda e urbana di un Chester Himes – la rabbia è la stessa – la ripulite da qualsiasi velleità antirazziale, la innestate sugli scarti isterici e imbevuti di sarcasmo di Duane Swierczynski – altro autore di cui vi parleremo presto – e ridipingete tutto con il sangue di “Vampires” di John Carpenter, allora vi sarete fatti un’idea di quanto spietato e irriverentemente sarcastico sia questo libro.

Per queste ragioni speriamo proprio che il romanzo di Huston venda bene e che Fanucci abbia allora un ottimo motivo per pubblicare anche i prossimi quattro romanzi dedicati al ciclo di Joe Pitt. Lettura consigliata.