La gabbia delle scimmie è un piccolo capolavoro hard-boiled/pulp della new wave noir americana.

La gabbia delle scimmie

Titolo: La gabbia delle scimmie
Autore: Victor Gischler
Editore: Meridiano Zero
PP: 256
Prezzo: 15,00 euro

Francamente, e credo di non essere il solo a pensarla così, ritengo che Victor Gischler sia l’autore più interessante dei nuovi scrittori di quella che noi barbabietole insanguinate di Sugarpulp chiamiamo la new wave del noir americano e considerato che “Champion” Joe Lansdale dice grandi cose di Victor, per esempio che prende il concetto di delirio di scrittura per portarlo al massimo fino a farlo danzare sull’orlo dell’abisso – sono parole sue non mie – allora mi sento più tranquillo e in qualche modo autorizzato a spendere parole importanti.

Insomma con Joe che certifica i quattro quarti di nobiltà artistica di Gischler, ci sono gli estremi per dire che questo, per chi ama un certo tipo di lettura, quello che va sulle pagine di Sugarpulp, è il nuovo grande autore da prendere a scatola chiusa. Ma perché vi parlo di Gischler?

Numero uno perché tenterò di recensire finalmente sulle pagine della nostra Tortuga letteraria il capolavoro di cui non abbiamo ancora parlato, La gabbia delle scimmie, edito da Meridiano Zero ancora l’anno scorso. Poi perché di Victor Gischler uscirà a novembre sempre per Meridiano Zero Pistol Poets, non conosciamo ancora il titolo dell’edizione italiana ma sappiamo già per certo che la traduzione del romanzo sarà di quel vecchio demonio di Luca “The Wizard” Conti, sappiamo anche che Pistol Poets è un vero capolavoro che spiazzerà ulteriormente coloro che avevano amato “La gabbia delle scimmie” portando il livello di follia e divertimento a un grado ancora superiore.

Del resto, se il tuo penultimo libro racconta di una Terra post-apocalittica il cui futuro è indissolubilmente legato ad una catena di Strip Club – Go Go Girls of the Apocalypse – ancora inedito in Italia, e il tuo ultimo romanzo in uscita – il primo settembre negli States – è un piccolo capolavoro a base di lupi mannari, streghe, golem e frati-killer ambientato a Praga allora come minimo la targa di scrittore più pulp degli ultimi dieci anni, Joe Lansdale era già sugli scudi of course, te lo meriti tutto.

Fatta questa doverosa premessa e incrociando le dita in attesa di Pistol Poets veniamo ora a La gabbia delle scimmie, in originale Gun Monkeys.

Charlie Swift è un gangster, uno di quelli tosti, viaggia con un cadavere senza testa nella Chrysler presa a nolo e ha un compagno di squadra psicopatico che di nome fa Blade Sanchez e si diverte a far saltare in aria le vittime con pasticcini imbottiti di tritolo.

Fin qui ordinaria amministrazione, un buon attacco noir pulp nella migliore tradizione tarantiniana, ma io ci metterei anche Rodriguez magari shakerato con Spillane, ma se a questo aggiungete un ritmo micidiale che non scende mai e dico non scende mai per duecentocinquantasei pagine, una storia irta di false piste in cui niente è come appare, uno humour che vi farà sgolare di risate per tutta la durata del romanzo, una serie di personaggi tratteggiati con guascona intelligenza quasi a mettere in scena una crociata dei pezzenti del noir, allora vi renderete presto conto che Gischler è un talento puro.

Gangster che si scannano a Monopoli, agenti dell’FBI più o meno sporchi, fidanzate impagliatrici di animali, madri iperprotettive, fratelli da mandare all’Università che sognano pistole intergalattiche, sparatorie da Ok Corrall ambientate in lavanderie a gettone, concerti rock tenuti in locali di quart’ordine nella provincia di Orlando, la capitale di Disneyland.

Come e meglio di Bazell se è vero che dopo questo Gischler ha già scritto altri sei romanzi tutti in attesa di traduzione italiana, ha collezionato una nomination agli Edgar e una agli Anthony Award, ha una versione cinematografica di La gabbia delle scimmie in rampa di lancio e sceneggiature Marvel di Punisher, Wolverine e Deadpool che mandano gli albi sold out.

Victor Gischler: il nuovo, grande autore della new wave noir americana. In attesa di Pistol Poets, leggetevi La gabbia delle scimmie: non vi deluderà. Perché? Perché è un grande spettacolo, non solo uno splendido romanzo.

Intervista a Victor Gischler del 19/12/2008

Intervista a Victor Gischler del 12/04/2010

Intervista a Victor Gischler del 21/04/2011